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PALERMO. Momento finale di un percorso e principio di un nuovo cammino pastorale. I giovani siciliani, che affolleranno piazza Politeama domenica alle 18, attribuiscono questo valore all’incontro con Benedetto XVI. Tra i 15 e i 20 mila, secondo le stime dell’Arcidiocesi, raggiungeranno Palermo da tutta la Sicilia. Tra loro circa 6 mila scout. Molti appartengono a un gruppo parrocchiale o diocesano. Attendono quest’evento da quattro anni, quando a Cefalù, in un convegno organizzato dalla pastorale giovanile regionale, furono stilati i temi al centro del loro impegno: scuola e università, lavoro, legalità e giustizia, ambiente e cittadinanza attiva. Gli stessi sui quali si rifletterà il pomeriggio del 2 ottobre in 20 chiese di Palermo. Ad incontrare i giovani e le famiglie in quest’occasione saranno i vescovi siciliani. Un’esperienza condividesa al loro fianco dal segretario della Cei, monsignor Mariano Crociata. Sugli stessi argomenti i giovani e le famiglie siciliane hanno lavorato concretamente dal 2007. Circa 200 attività sono state prodotte. Tra i più attivi, gli scout dell’Agesci, che si sono occupati anche della risistemazione del parco comunale di Ferla (Sr). A precedere l’incontro col Papa saranno due giorni di convegno, dal titolo “Lui si fida di te”, organizzato a Capaci. Vi parteciperanno 1200 delegati tra giovani e famiglie provenienti da tutta la Sicilia. Ciascuno presenterà ciò che ha prodotto. Come ha già fatto su un forum istituito nei mesi scorsi sul sito www.chiesedisicilia.org. L’evento non sarà, però, solo occasione di verifica, ma anche impulso per un nuovo percorso. La prossima sfida riguarderà l’attività educativa. A lanciarla dovrebbe essere proprio Benedetto XVI, al quale saranno donati tre libri. Racchiudono: gli atti del percorso intrapreso dai giovani, quelli del cammino vissuto dalle famiglie e testimonianze di figure siciliane esemplari per il loro impegno nella società. Alcune tra quelle raccontante, come nel caso del giudice Rosario Livatino, hanno perso la vita. L’appuntamento pomeridiano si aprirà alle 16. Il coro della Pastorale giovanile dell’Arcidiocesi di Palermo animerà con canti e mimi religiosi l’attesa. Due ore di intrattenimento. A scandire i tempi saranno Massimo Minutella, che presenterà i vari momenti, e la voce di Lello Analfino, leader del gruppo musicale de “I Tinturia”. L’intervento del Papa sarà preceduto da una coreografia, curata dal Servizio per la pastorale delle migrazioni, guidato da padre Sergio Natoli. Circa 70 giovani provenienti da 10 nazioni diverse “esprimeranno attraverso le loro danze tradizionali un monito affinché la cultura occidentale non opprima le ricchezze espresse dalle culture d’origine dei migranti”. Sul palco poi salirà il vescovo di Caltanissetta, monsignor Mario Russotto, che presenterà a Benedetto XVI il frutto dell’impegno effuso nei 4 anni di lavoro. Ai delegati della pastorale giovanile, invece, è affidato il compito di consegnare i documenti prodotti direttamente al Santo Padre.
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