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La Spagna sul tetto del Mondo

today12/07/2010

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JOHANNESBURG – E’ il capitano spagnolo Casillas a sollevare al cielo la Coppa del Mondo consegnata poche ore prima da Fabio Cannavaro, ma è Iniesta l’«hombre del partido». Dopo 90 minuti di nervosismo, qualche calcione di troppo e diverse occasioni sbagliate, alcune delle quali davvero clamorose, il fuoriclasse del Barcellona decide il match al 116′ minuto con un diagonale che batte Stekelemburg. Qualche minuto prima una sua accelerazione aveva provocato l’espulsione di Heitinga. Per la Spagna è il primo trionfo della storia, per molti dei suoi campioni un bis dolcissimo dopo l’Europeo di due anni fa.

LA PARTITA – Prima della stoccata decisiva del piccolo grande Iniesta, entrambe le squadre si sono divorate alcune occasioni nitide, arrivate però in una partita in cui lo spettacolo si è fatto attendere. Decisamente brutto il primo tempo, segnato soprattutto dal gioco duro degli Orange, in alcune occasioni graziati dall’arbitro Webb. Nella ripresa si è visto qualcosa di meglio, con Casillas decisivo a deviare con la punta del piede un’occasionissima di Robben lanciato solissimo verso la rete spagnola, e poi con la Spagna a rispondere con un paio di occasioni clamorose per Villa (tiro deviato) e Sergio Ramos (colpo di testa alto da posizione favorevole). Ancora Casillas al 38′ è perfetto a stoppare in uscita il solito Robben, di gran lunga il più pericoloso dei suoi e i 90 minuti si chiudono senza reti. Nei supplementari, l’Olanda si disunisce un po’ in difesa e il maggior tasso tecnico della Spagna si fa sentire. Del Bosque protesta per un intervento molto dubbio su Iniesta, poi è Fabregas (subentrato a Xabi Alonso) a divorarsi il gol vittoria calciando su Stekelenburg. Del Bosque butta dentro anche Torres, per la seconda partita consecutiva lasciato in panchina all’inizio, e poi Webb si decide a estrarre il rosso, cacciando Heitinga per un fallo su di un Iniesta salito molto di tono col passare dei minuti. Con i rigori a un passo, a quattro minuti dal 120° arriva l’azione decisiva: cross in area di Torres respinto dagli olandesi, palla a Fabregas che pesca in area Iniesta tenuto in gioco da Van der Vaart, il tiro vincente di destro del n.6 si insacca per l’apoteosi della Roja. Un attimo di brivido per le proteste olandesi per un fuorigioco che non c’era, poi un incerto Webb convalida. E per gli spagnoli è il trionfo, il primo in un campionato del mondo, il primo di una squadra europea fuori dall’Europa. Per l’Olanda l’amarezza della terza finale persa dopo quelle del 1974 e del 1978. Per l’ormai celebre polpo Paul è filotto: ha azzeccato tutti i pronostici di questo mondiale.

CORRIERE.IT

Written by: admin

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