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Seconda giornata del Mondiale e due debutti importanti: quello dell’Argentina guidata da Maradona contro la Nigeria, e quello dell’Inghilterra di Capello, che in serata affronta gli Usa. Apertura con la Grecia sconfitta nettamente 2-0 dalla Corea del Sud. Poi l’Argentina batte solo 1-0 la Nigeria: tanto gioco ma poca concretezza. Risolve Heinze nel primo tempo, Milito entra nell’ultimo quarto d’ora. Finisce sull’1-1 l’atteso match tra gli inglesi di Capello e gli Stati Uniti. Per questi ultimi un tifoso d’eccezione: il presidente Barack Obama. Che, poche ore prima dall’esordio della nazionale americana al Mondiale, ha scelto Twitter per caricarla. «Auguro le migliori fortune alla squadra. State rappresentando tutti noi nella Coppa del Mondo e siamo estremamente orgogliosi per quanto avete già fatto», ha scritto l’inquilino della Casa Bianca.
Seconda giornata
INGHILTERRA-STATI UNITI – Capello porta a casa solo un pari dopo il match contro gli Stati Uniti. Dopo luna partenza sprint, gli inglesi hanno dovuto fare i conti con la papera del portiere Green costata il pareggio. Al «Royal Bafokeng Stadium» di Rustenburg finisce 1-1 tra i Tre Leoni e gli Stati Uniti, con Gerrard che illude i suoi al quarto minuto dal fischio di inizio e Dempsey che pareggia al 40esimo grazie all’errore dell’estremo difensore inglese. Sul tiro dello statunitense, Green non trattiene e vede scivolare la palla alle sue spalle. Nella ripresa i Tre Leoni ripartono forte, ma al 20esimo gli Stati Uniti sfiorano il colpaccio con Altidore, la cui conclusione ravvicinata viene smanacciata sul palo da Green. Le offensive dell’Inghilterra sono affidate soprattutto a Rooney, anche se la chance migliore arriva alla mezzora sui piedi di Wright-Phillips che tira su Howard da buona posizione. Il risultato resta sull’1-1 fino al triplice fischio. «Sono amareggiato per l’errore di Green – ha commentato Capello a fine partita – e deluso per il risultato: meritavamo di più per le occasioni create, ma questo è il calcio, si commettono errori e si viene condannati».
ARGENTINA-NIGERIA – Per l’Argentina invece la vittoria è arrivata, ma con molta più fatica del previsto. Maradona debutta sulla panchina mondiale dell’Argentina e dà spettacolo, come la sua squadra in campo. Ma Messi e compagni raccolgono molto meno del gioco prodotto e devono accontentarsi del gol di testa di Heinze al 6′ del primo tempo, mentre la Nigeria nel finale (quando Oba Oba Martins entra in campo al posto di Obinna) sfiora più volte il pari. L’ex Pibe de oro lancia Milito solo nell’ultima quarto d’ora al posto del confuso Higuain e negli ultimi cinque minuti il romanista Burdisso al posto di Di Maria per coprire la difesa dalle folate africane. Da Veron la solita geometria a centrocampo, ma manca lo spunto di Messi, che cerca più volte il gol senza trovarlo. Da Tevez e Mascherano un buon compitino, ma nulla di più, dietro Samuel è una sicurezza. Argentina certamente forte, ma da rivedere. E a Maradona l’incarico di trasformare un’enorme potenzialità in azioni concrete.
COREA DEL SUD-GRECIA – Undici furie rosse travolgono i resti di ciò che una volta (sei anni fa) fu la squadra campione d’Europa. La Corea del sud travolge 2-0 la Grecia, con un risultato che va anche un po’ stretto agli asiatici, vista la quasi nullità della formazione guidata dal tedesco Rehhagel. Le due reti sudcoreani arrivano allo stesso minuto, il settimo, del primo e del secondo tempo: la prima con Lee Jung-soo, la seconda con Park Ji-sung, la stella del Manchester United. Pessima soprattutto la difesa della Grecia, mentre l’attacco non è mai stato in grado di creare una palla-gol. Nella ripresa il ct Rehhagel lascia capitan Karagounis negli spogliatoi, una mossa che però non produce alcun effetto.
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