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ABU DHABI – L’annata perfetta. Perché meglio di così è davvero impossibile. Il Barcellona sale per la prima volta sul tetto del mondo e chiude nel migliore dei modi un 2009 irripetibile. Il club catalano, nella magica serata di Abu Dhabi, si aggiudica il Mondiale per Club battendo per 2 a 1 l’Estudiantes grazie al gol di petto segnato da Lionel Messi al 5′ del secondo tempo supplementare. Al termine dei 90 minuti la gara si era chiusa sull’1-1: vantaggio argentino con Boselli al 37′, pari di Pedro all’89’. La squadra spagnola stabilisce così un record che – d’ora in avanti – potrà solo essere eguagliato: ha vinto, nell’arco di un solo anno solare, tutte le competizioni alle quali ha partecipato. Il Barca è partito dalla Liga, ha proseguito con la Coppa del Re, quindi con la Champions League, con la Supercoppa di Spagna, con la Supercoppa europea ed ha chiuso questa magnifica sestina con il Mondiale per club. Da questo momento in poi, i catalani non potranno essere più superati.
Trionfo Barca
LA FESTA – Giustificate, quindi, le lacrime di Pep Guardiola al termine dell’impresa sull’Estudiantes La Plata, vincitore della Coppa Libertadores (la Champions League del Sudamerica), la squadra di Juan Sebastian Veron, che sognava di ricalcare le orme del padre, anche lui campione del mondo per club con l’Estudiantes, nel 1968, e l’anno dopo battuto dal Milan. Guardiola si è sciolto in lacrime di gioia non appena ha capito di avere ottenuto il massimo alla sua prima esperienza di allenatore. A soli 39 anni, l’ex centrocampista cresciuto nella ‘cantera’ del Barcellona potrà solo ripetersi, non migliorarsi. Il 2009 è stato l’anno del Barcellona, ma soprattutto l’anno di Lionel Messi: l’argentino, ai successi conquistati con la ‘camiseta’ blaugrana (ad Abu Dhabi, però, il Barca sfoggiava una sgargiante maglia rosso ‘elettricò), ha aggiunto il Pallone d’Oro di France Football come miglior calciatore dell’anno. E, dulcis in fundo, il gol che ha deciso la finale, con un tocco di petto a pochi passi dalla porta. Non poteva essere che lui, la ‘pulce’ che già aveva segnato al Manchester Utd nella finale di Champions, il simbolo di questa partita così dura, difficile, tesa, nella quale il Barcellona si è confermato una corazzata invincibile nonostante l’Estudiantes abbia tentato in ogni modo (e con troppi falli) di non far giocare gli avversari. I catalani, infatti, erano andati sotto nel primo tempo, dopo che Boselli aveva sbloccato il punteggio con un colpo di testa ravvicinato. Il pareggio è arrivato grazie a Pedro, ancora una volta decisivo, a soli 2′ dallo scadere del 90′. Al 5′ del secondo tempo supplementare è poi arrivata l’acrobazia di Messi, che segnando con un colpo di petto (si era tuffato per colpire di testa) ha mandato il Barca in paradiso. Anzi, sul tetto del mondo.
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