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Carla Bruni ha detto sì a Woody Allen

today25/11/2009 3

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BOVOLONE (Verona) — Bella è bella. Ma, giurano gli ex colle­ghi di partito, «si pavoneggia». Perché avere vinto una fascia di miss, per un donna che fa politica, se non dà alla testa può co­munque costare parecchio. A volte perfino le cariche concesse appena pochi mesi prima dal sindaco. Accade a Bovolone, dove il primo cittadino Riccardo Fagnani ha appena tolto le deleghe alle Pari opportunità e agli Affari comunali a Beatrice Mantovani, 28 anni, ex reginetta di bellezza e unica donna eletta tra i tredici consiglieri che compongono la maggioranza. «Si è incrinato il rapporto di fiducia», era la stringata spiega­zione fornita dal sindaco nelle ore successive alla revoca delle competenze alla «sua» consigliera divenuta una sorta di assesso­re senza portafoglio. In realtà ci sono mesi di tensioni dietro alla rottura tra la giunta leghista e la ra­gazza che, dopo aver conquistato nel 2003 la fascia di miss Università, si era imposta alle elezioni della scorsa primavera accaparrandosi un cospi­cuo numero di preferenze. «In cam­pagna elettorale – rivela Fagnani – la Mantovani aveva firmato un docu­mento che impone di concordare ogni iniziativa con me e con gli altri componenti e di impegnarsi alla leal­tà verso la squadra».

Chi non rispet­ta questo regolamento è fuori dalla maggioranza. «E lei non lo ha fatto, contestando continuamente il sinda­co – spiega il primo cittadino – e indi­sponendosi alla direttive comporta­mentali condivise invece da tutti». Una delle cose che più ha indispet­tito la maggioranza, è stato un servi­zio televisivo andato in onda su un’emittente locale. «Era un servizio autopromozionale – spiega il sindaco – non concordato e di gu­sto discutibile. In tv la Mantovani dichiarava che oltre alla bellez­za c’è anche l’intelligenza. Il problema sta proprio in questo: nel fatto che sottolineava eccessivamente la questione dell’aspetto fisico rispetto all’intelligenza, in un periodo in cui si parla spesso di veline in politica». Troppo vanitosa, insomma. E di altre «prime donne» la politi­ca locale può farne tranquillamente a meno. Beatrice Mantovani per ora non commenta. «Mi sono dimessa dalla sezione locale della Lega – si limita a dire – e venerdì, in consiglio comunale, darò la mia versione dei fatti».

CORRIERE.IT

Written by: admin

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