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MASSA-CARRARA – Nel paesino di Bagnone ci sono duemila abitanti: uno è diventato milionario giocando una schedina al superenalotto con due euro e tutti sanno chi è. Secondo la voce che gira in paese, riferita da un muratore, si tratta di un uomo di 47 anni, è italiano ed è un paesano. Ha giocato il biglietto da due euro, pre-compilato, venerdì sera alle 18 nell’unico bar del paese dove è possibile farlo: il bar Biffi in piazza Roma. Lo hanno anche visto entrare, giocare e uscire, ha detto un muratore. E sì, perchè Bagnone, piccolo paese toscano in provincia di Massa Carrara, è stato stra-baciato dalla fortuna: lì si è giocata la schedina del superenalotto che ha fatto vincere, con soli due euro, un «Mister 6» che si è aggiudicato quasi 148 milioni centrando il jackpot più alto della storia in Europa e il secondo in assoluto dopo il Powerball americano.
«SAPPIAMO CHI E’ IL VINCITORE» – In piazza a Bagnone la voce è una sola: chi ha vinto al Superenalotto, è un uomo, è italiano, ha 47 anni e vive in paese. La schedina vincente era pre-compilata ed è stata giocata venerdì sera alle 18. Lo hanno visto comprarla e andare via. Lo ha detto dalla piazza Giuliano Di Bernardo, un muratore di 40 anni originario di Bagnone, che insieme alla moglie Laura, è in piazza insieme a tutto il paese. Chi ha centrato il 6 da record vince quasi 148 milioni euro, per l’esattezza 147.807.299,08 euro. Quasi un milione in più rispetto al montepremi stimato di 146,9 milioni. L’ultima volta il «6» era stato centrato lo scorso gennaio. Non è stato invece realizzato il «5+1», nè il 5 Superstar. Il jackpot riparte ora da 38 milioni di euro. Questa la combinazione vincente del concorso n. 101 del Superenalotto: 10 – 11 – 27 – 45 – 79 – 88. Jolly: 42 ; Superstar: 63.
Bagnone, il paesino baciato dal Superenalotto
LA TITOLARE DELLA RICEVITORIA – «Stavamo guardando la partita del Milan quando qualcuno è arrivato nel bar dicendoci che avevamo vinto al Superenalotto». Così la signora Annamaria Ciampini, titolare del bar Biffi di Bagnone dove è stato giocato il biglietto vincente, racconta come ha appreso la notizia che nel suo locale c’è stata la vincita milionaria. Il paesino ha appreso la notizia del sei milionario dalla tv: primo a comunicare la vincita e dove è avvenuta è stato il Tg2. «Abbiamo subito cambiato canale – continua la signora – e abbiamo cominciato a sentire il nome del nostro paese e del bar. Posso aggiungere: non ho vinto io e non so chi ha giocato quel biglietto». Davanti al bar, che è proprio nel centro del paese, in un istante si è radunata tanta gente e sono state stappate alcune bottiglie di spumante. Qualcuno, però, si è lamentato chiedendo di abbassare la voce e di rimettere la tv sulla partita del Milan. «Il vincitore per il momento non si è ancora fatto vivo – ha commentato la signora Campini – La speranza, ovviamente, è che lo faccia. Sicuramente, almeno questa è la mia convinzione, chi ha vinto è uno del posto, la nostra non è una zona di passaggio». Poi la titolare del bar ricevitoria conclude: «Mamma mia che emozione, ci stanno chiamando al telefono tutti i giornalisti d’Italia. Questa serata la ricorderò a lungo…».
BAGNONE, IL PAESINO DELLA DEA BENDATA – Il comune di Bagnone è una località turistica in Lunigiana sull’appennino tosco-emiliano. Conta circa 2000 abitanti. D’estate possono arrivare anche a 3000. Per arrivarci si può percorrere l’A15 della Cisa, Parma-La Spezia, e uscire a Villafranca in Lunigiana per poi percorrere un’altra ventina di chilometri in collina. Il territorio è noto per una specialità alimentare: una cipolla dal colore violastro, detta «del Treschietto» dal nome della località dove fu trovata una stele risalente all’età della pietra. Bagnone prendeil nome da una roccaforte dalla torre circolare che era in comunicazione visiva con analoghe strutture fortificate (Groppoli, Mulazzo, Malgrate), a controllo della viabilità del fondovalle lungo il fascio viario della via Francigena. Per arrivarci si può percorrere l’A15 della Cisa Parma-La Spezia.
LA FEBBRE RICOMINCIA – Ma la «febbre» del Superenalotto riparte subito: il prossimo jackpot,
I festeggiamenti (Foto Bramo/Sestini)
infatti, sarà di quasi 38 milioni di euro, grazie al meccanismo di ripartizione dei premi, che prevede espressamente una quota destinata al cosiddetto «6 di ripartenza» che fino a pochi mesi fa, invece, doveva ricominciare praticamente da «zero» (o meglio dal montepremi di un singolo concorso pari a circa 1 milione di euro).
QUANTO GUADAGNA LO STATO – A sorridere è l’Erario, che ha nel superenalotto il gioco con la più alta percentuale di ritorno e che da inizio febbraio a oggi ha incassato 980 milioni di euro. Il superenalotto, infatti, non è soltanto milioni di euro di premi ma anche, fra tutti i giochi pubblici, quello su cui lo Stato guadagna di più: su 100 euro incassati ne riversa infatti 49,5 allo Stato. Molto al di sotto gli altri, che in generale si attestano fra il 20 e il 30%, per non parlare delle scommesse sportive, la cui tassazione non supera il 5%. Tolto il prelievo erariale, il restante 50,5% viene così distribuito: 38,1% al montepremi, 8% al punto vendita, 4,4% a Sisal.
COME INCASSARE LA VINCITA – Per incassare e rimanere anonimi ci si può rivolgere a un notaio che potrà richiedere fino al 3% della somma. Altrimenti si deve inoltrare la scheda vincente all’ufficio premi della Direzione Generale, Via Alessio di Tocqueville, 13 – 20154 Milano. La vincita viene pagata a partire dal 61/mo giorno dalla data di effettuazione del concorso. Per le vincite inferiori ai 52 mila euro invece ci si può rivolgere ai due sportelli premi Sisal di Roma e Milano abilitati a partire dal giorno successivo alla data di effettuazione del concorso fino al 60/mo giorno.
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