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La rivolta dell’acqua dei sindaci agrigentini

today13/02/2009 3

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AGRIGENTO – Si allarga in provincia di Agrigento il fronte dei sindaci contrari alla privatizzazione del servizio idrico. Sono già 22 le Amministrazioni comunali che hanno aderito all’iniziativa di convocare il prossimo 20 febbraio in contemporanea tutti alle 19, i rispettivi Consigli comunali per deliberare la rescissione della convenzione stipulata tra l’Ato idrico e “Girgenti acque”, la società che si è assicurata la gestione del servizio.

La società viene accusata dai sindaci di “insussistenza capacità tecnico-finanziaria che ha determinato, sostengono, ripetute e sistematiche violazioni delle norme contrattuali, con i ripetuti, diffusi, acclarati disservizi nella gestione del servizio affidato”.

Oltre a chiedere al presidente della Provincia Eugenio D’Orsi l’immediata convocazione dell’assemblea, i sindaci ritengono non più rinviabile il referendum provinciale, affinchè siano i cittadini a decidere se privatizzare o meno i servizio idrico.

I Comuni che hanno aderito sono: Palma di Montechiaro, Alessandria della Rocca, Bivona, Calamonaci, Camastra, Canicattì, Cattolica Eraclea, Cianciana, Grotte, Lucca sicula, Menfi, Montevago, Naro, Racalmuto, Ravanusa, Realmente, Ribera, S. Biagio Platani, S. Stefano Quisquina, Siculiana, S. Margherita Belice e Sambuca di Sicilia.
LASICILIA.IT

Written by: admin

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