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PALERMO – Vigilia tranquilla, come al solito, per Davide Ballardini che non tradisce l’emozione in vista della “super sfida” contro il Milan, nel posticipo di domani in casa. Il Palermo, a corto di vittorie e punti, cerca contro i rossoneri la gara del rilancio verso le zone alte della classifica, mentre il Milan insegue l’Inter e sa di non potere sbagliare.
“Se riusciamo a ripetere il primo tempo che abbiamo fatto contro i nerazzurri – ha spiegato Ballardini – già siamo sulla buona strada, l’atteggiamento deve essere quello. Quando si trova una squadra con bravissimi palleggiatori, è importante stare corti, così da dare meno spazi e prendere riferimenti”.
Tra le fila rossonere, mancherà Kakà ma ci sarà il temibile Ronaldinho, oltre ai tantissimi campioni del Milan in grado di cambiare il volto della partita.
Ballardini non ha ricette ad hoc, sa che l’unico modo per fermare l’armata milanese è puntare sull’intensità e il pressing. “Non ci saranno degli accorgimenti particolari, il Milan ha tante risorse – ha detto il tecnico -. Il Palermo se riesce a giocare al massimo può avere qualche chance anche contro squadre come questa”.
Il Palermo cercherà però di evitare almeno i falli al limite dell’area. “Sappiamo – ha proseguito il tecnico – che da lì sono molto pericolosi. Oltre a Ronaldinho, ci sono Seedorf, Pirlo, Jankulovsky”.
Anche Ballardini conta sul “fattore Barbera”. Domani sera, infatti, si prevede il tutto esaurito. “Il fatto che lo stadio sarà pieno ci carica molto – ha spiegato – se il pubblico ci sta vicino riusciamo a dare tutto. Il Barbera esaurito ci responsabilizza, ma il rendimento del Milan in trasferta, meno buono di quello casalingo, non ci rende più tranquilli. Loro si impegneranno al massimo proprio per invertire questa tendenza”.
In chiusura, c’è tempo anche per una profezia: “Credo che il Milan vincerà lo scudetto – ha concluso il tecnico – Rispetto a Inter e Juve non ha la Champions, quindi la squadra è stata costruita per conquistare il campionato”.
Nessuna indiscrezione, invece, sulla formazione, che dovrebbe rimanere quella “tipo”, con Cavani e Miccoli davanti. Per Succi, che realizzò il pareggio con il Bologna domenica scorsa, forse solo uno scampolo di partita.
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