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«Religione sia fonte d’ispirazione della vita politica»

today17/04/2008 13

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WASHINGTON (USA) – «Vengo come amico e annunciatore del Vangelo, come uno che rispetta grandemente questa vasta società pluralistica»: lo ha detto Papa Ratzinger, salutando il presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, nel giardino della Casa Bianca.
Le «credenze religiose» sono state un fondamento e una fonte di “ispirazione” della vita civile e politica degli Stati Uniti, e tale è bene che rimangano anche di fronte alle «complesse questioni politiche ed etiche».

FEDE E POLITICA – «La democrazia può fiorire soltanto – ha spiegato in un discorso pronunciato rispondendo ai saluti del presidente statunitense George W. Bush – quando i leader politici e quanti essi rappresentano sono guidati dalla verità e portano la saggezza, generata dal principio morale, nelle decisioni che riguardano la vita e il futuro della Nazione». Senza parlare esplicitamente delle prossime elezioni presidenziali, Papa Ratzinger ha tuttavia chiesto al popolo americano di trovare nella propria fede religiosa un criterio di «discernimento e di ispirazione» di fronte alle sempre «più complesse questioni politice ed etiche». «Storicamente – ha ricordato il Papa – non solo i cattolici, ma tutti i credenti hanno qui trovato la libertà di adorare Dio secondo i dettami della loro coscienza, essendo al tempo stesso accettati come parte di una confederazione nella quale ogni individuo ed ogni gruppo può far udire la propria voce. Ora che la Nazione deve affrontare sempre più complesse questioni politiche ed etiche, confido – ha scandito – che gli americani potranno trovare nelle loro credenze religiose una fonte preziosa di discernimento ed un’ispirazione per perseguire un dialogo ragionevole, responsabile e rispettoso nello sforzo di edificare una società più umana e più libera».

CONFLITTI – «L’America si è sempre dimostrata generosa nel venire incontro ai bisogni umani immediati, promuovendo lo sviluppo e offrendo sollievo alle vittime delle catastrofi naturali», ha detto ancora Benedetto XVI. «Ho fiducia – ha aggiunto il Pontefice senza riferimento esplicito a casi specifici come l’Iraq o il Medio Oriente – che tale preoccupazione per l’ampia famiglia umana continuerà a trovare espressione nel sostenere gli sforzi pazienti della diplomazia internazionale volti a risolvere i conflitti e a promuovere il progresso. Così, le generazioni future saranno in grado di vivere in un mondo dove la verità, la libertà e la giustizia possano fiorire – un mondo dove la dignità e i diritti dati da Dio ad ogni uomo, donna e bambino, vengano tenuti in considerazione, protetti e promossi efficacemente».
CORRIERE.IT

Written by: admin

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