Regionali: in Sicilia alle 22 ha votato il 49%, 51% per le Nazionali
Regionali: in Sicilia alle 22 ha votato il 49%, 51% per le Nazionali
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ROMA
La Sicilia del dopo Cuffaro elegge l’alleato più fidato di Cuffaro, quel Raffaele Lombardo che nell’Isola ha fatto il tessitore dei rapporti tra Udc e Pdl, rimettendo insieme a Palermo una coalizione che a Roma aveva sancito la propria divisione. È presto per parlare di numeri (lo scrutinio per le regionali inizierà in tarda serata), ma gli exit poll non lasciano dubbi: Lombardo è accreditato di una percentuale che va dal 49 al 53%, la sua avversaria del centrosinistra, Anna Finocchiaro, si ferma tra il 36 e il 40%.
Cuffaro, le cui dimissioni (dopo la condanna a 5 anni) hanno portato alle elezioni anticipate in Sicilia, ha spinto l’Udc oltre la soglia dell’8% (il dato è provvisorio) al Senato. L’Isola potrebbe essere l’unica regione in cui il partito di Casini ottiene almeno 2 seggi a palazzo Madama, uno dei quali da attribuire proprio all’ex governatore siciliano, il quale ringrazia «per la grande prova d’affetto» dei suoi elettori. Inatteso (dal 9 al 13%) è il dato che riguarda gli altri candidati alla presidenza della Regione, Ruggero Razza (La Destra), Giuseppe Bonanno Conti (Forza nuova) e Sonia Alfano (Amici di Beppe Grillo). Fra i tre, quest’ultima avrebbe ottenuto il miglior risultato.
«Prudenza a parte – dice Lombardo, che alle politiche con il suo Movimento per l’autonomia è apparentato al Pdl nelle regioni meridionali -, il nostro probabile successo deriva dal fatto che siamo stati capaci di far percepire d’essere in grado di tutelare l’interesse della Sicilia, più dei nostri concorrenti». E ancora: «La mafia non si è preoccupata di votare, si starà occupando d’altro perchè lo Stato è riuscito ad andargli addosso e c’è stata la reazione di un’imprenditoria coraggiosa. Mi auguro che abbia di che occuparsi finchè non riusciremo a sconfiggerla definitivamente e finchè non ci chiederemo più per chi vota o per chi non vota».
Stando ai primi dati, sotto le attese è il risultato di Anna Finocchiaro, che potrebbe non raggiungere la percentuale che due anni fa ottenne Rita Borsellino nella sfida contro Salvatore Cuffaro, quando finì 41,6% contro 53,1%. Ma la senatrice del Pd, nel sottolineare che «è assolutamente azzardato commentare un exit poll», ricorda che «sulla scorta dei risultati delle regionali di due anni fa il rapporto di forza tra i partiti del centrodestra e quelli del centrosinistra era di 61 a 36». «Lo sapevano dall’inizio – aggiunge -, non ci siamo tirati indietro, abbiamo lavorato molto e bene». Cuffaro non è d’accordo: «La Finocchiaro ha tentato di infinocchiare i siciliani, ma non c’è riuscita. Oppure, un pò sì, visto che si è trovata una via di fuga assicurandosi un posto al Senato fuori dalla Sicilia. Insomma, secondo me ha preso in giro i cittadini e i suoi elettori».
Written by: admin
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