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La mia serata passata con RNG. Di Emanuele Lombardo per Rosanerogirls.it

today29/04/2008 12

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E’ arrivato il giorno. Abbiamo voluto tutti Amauri e stasera sarà con noi: ma quanti saremo? Fino al giorno prima mi ha chiamato Salvo che era quasi mezzanotte, per dirmi: “Fatti dire da Melissa se Amauri viene veramente, ho l’impressione che non può … se non c’è lui non lo so se domani ci sono anch’io … ” Il solito facciolo … Il giorno prima gli avevo detto che in elenco c’era anche Rino Martinez. Si era sorpreso: come mai c’è anche lui?! Mi ha chiamato anche la nostra amica Mariella: “Emanuele, allora domani vengo con i miei figli e mio nipote: ma tu dici veramente che ci sarà Amauri?”. Cetty invece ha dei contrattempi e non mi conferma la sua presenza. Però tutti mi hanno chiesto di avere un tavolo riservato solo per noi: dobbiamo farci tutti le foto con Amauri e Rinaudo! Melissa mi ha confermato più volte la presenza del nostro fuoriclasse e di Leandro. La nostra webmaster mi confesserà più tardi di averle fatto venire l’ansia … Con Mariella, la mia mogliettina, passiamo a prendere Salvo a casa. Arriviamo al locale, e già si sente l’aria della festa. Davanti all’ingresso, ci si saluta tra vecchi e ci si presenta tra nuovi. Amauri e Rinaudo sono arrivati? Non ancora .. Finalmente entriamo. Con Salvo, notiamo in fondo all’ingresso Rino Martinez. Tra di loro un lungo abbraccio, poi Salvo ci presenta, dicendogli di me che sono un grande appassionato di musica. Io ne approfitto per ricordargli ancora il suo successo “Caramella” degli anni ’70, e la cantiamo un po’ insieme: si sorprende che me la ricordi ancora, è compiaciuto. Rino è allegro: ci racconta di essere stato chiamato da Francesco e Melissa, ma non conosce il motivo. Ci chiede notizie sulla comunità RNG. Ci racconta di essere stato contattato anche da Maurizio Zamparini, e che all’inizio non ci credeva. Andiamo a cercare il nostro tavolo. Eccolo, è il nostro, Melissa ha mantenuto la promessa: c’è scritto il biglietto “Emanuele Kamikaze”. C’è chi mi fa la battuta: “e chi è, matrimuoniu?!” Vediamo sopraggiungere Rino. Ci sembra un po’ spaesato: gli diciamo di sedersi con noi. Guardo le facce dei bambini di Mariella, che aspettano ansiosi l’arrivo dei nostri calciatori. Rino ci racconta della sua esperienza missionaria: gli ho chiesto da quanto tempo si è impegnato. Ricordo che, qualche anno fa, di questo suo impegno ne ero venuto a conoscenza, perché lo avevo trovato sul palco al Teatro Zappalà, in occasione di un saggio di mia figlia a scuola: pensavo che, per un artista come lui, si trattasse di un impegno sopravvenuto in questi ultimi anni. Invece scopro che se ne occupa già da parecchio tempo prima. Rino tira fuori dalla sua tasca un biglietto e me lo porge: “Ecco qua Emanuele, questa è la mail che mi ha mandato Zamparini”. Inizio a leggerla, e già mi emoziono. Maurizio Zamparini lo chiama “il Poeta dei bimbi africani”, valorizzando questo suo impegno missionario per delle creature che non hanno nemmeno di che mangiare. E conclude il suo messaggio dicendogli, più o meno, questo: “Tu sei il loro Poeta, sei il loro spirito, ma per raggiungere il tuo obiettivo, per questi bambini che hanno bisogno di tutto ciò che gli occorre e gli manca, a te manca la materia. Per quella puoi contare su di me, posso darti io ciò che ti serve”. Per me si tratta di una piacevole sorpresa, ma non perché io non sappia che uno come Maurizio Zamparini sia capace di un’azione umanitaria, ma perché ha usato delle parole bellissime, quanto profonde e significative. E concrete, soprattutto. Passo il biglietto anche agli altri: ci emozioniamo un po’ tutti. Rino è contento, ma ancora non sa cosa sia venuto a fare, dentro la comunità RNG, in questo giorno speciale. Nel frattempo è arrivata Cetty con Tommaso, e lei, di fronte a Rino, mi batte subito: si presenta da sola e gli canta pure la canzone precedente a Caramella! Certo che Cettina è veramente incredibile: io quella canzone non me la ricordavo proprio … leggo negli occhi di Rino Martinez un sincero entusiasmo. Sono arrivati i nostri campioni: ci accalchiamo all’ingresso e già si vede Amauri con il suo cappellino bianco! “Siam venuti fin qui, siam venuti fin qui, per vedere e toccare Amauri!” C’è anche Leandro Rinaudo e entrambi si avviano verso il loro tavolo. Un casino tremendo: non si riesce a trattenere la folla, tutti si accalcano verso il tavolo di Amauri. Salvo mi manda da Franco e Melissa: “Emanuele, ti raccomando di dirgli che ci dobbiamo fare tutti le foto, io me ne devo fare una con tutti e due!” Ok … facciamo questo sacrificio: vado da Franco e gli chiedo come ci organizziamo per le foto. Dobbiamo stare tutti ai nostri tavoli, che ci chiama lui. Poi, di colpo, non si capisce più niente: tutti ci alziamo e vedo Salvo in testa, sembra un attaccante che penetra nell’area avversaria, dribbla tutti e si mette in mezzo ad Amauri e Rinaudo! Gol! Fatta la foto! Pare un picciriddu: leggo nei suoi occhi la contentezza. Mi racconta di quello che ha detto a Rinaudo: “Leandro, t’arraccumannu, rrumpicci i corna a cu egghiè!” Il casino aumenta: meglio tornare ai nostri tavoli. Dico ai ragazzini di aspettare, che poi faranno anche loro le foto. A quel punto, sentiamo la voce di Franco, il quale ha preso il microfono e dice a tutti gli intervenuti che alla serata è presente Rino Martinez, dà un cenno di quella che è la sua missione per i bimbi in Africa, e invita tutti a dare il proprio contributo. Confesso: quell’invito fatto da Franco a tutti, buttato lì, nudo e crudo, mi ha messo un po’ a disagio all’inizio, mi sono chiesto se fosse il luogo e il momento giusto. Ma si è trattato di circa un minuto: ho capito che l’idea, invece, era geniale quanto generosa, e mi sono ricordato che io, qualche settimana prima, avevo ricevuto nella mia casella di posta, in ufficio, una mail dell’associazione “Ali per Volare”, quella di Rino. L’avevo girata a tanti, ma, per prima, l’avevo girata a Melissa, chiedendole cosa potevamo fare per lui nella nostra comunità. L’indomani la andrò a rileggere: Melissa mi aveva risposto “con Franco stiamo pensando di trovare il modo per raccogliere dei contributi, magari nel corso della prossima pizziata”. Detto fatto! Franco comincia ad esortare tutti a dare il proprio contributo e dà subito per primo l’esempio: mette i suoi 50 euro, e lo seguono immediatamente anche Amauri e Rinaudo. Ma lui, Franco, si disinteressa di loro, anche se sono allo stesso suo tavolo: in quel momento, per lui, si tratta solo di due persone che hanno la possibilità di dare un buon contributo alla missione. I fuoriclasse per lui, almeno per ora, al suo tavolo non ci sono più. Rino Martinez ascolta entusiasta e si alza dal nostro tavolo. Ce lo ritroviamo dopo un po’ che accompagna un ragazzo con in mano un vassoio, nel quale già ci sono varie banconote e monete. Mettiamo anche noi le nostre banconote e monete, e Rino continua il suo giro, finalmente consapevole ed entusiasta del perché è stato invitato anche lui a una festa di tifosi rosanero. Francesco continua a chiedere a tutti di dare il proprio contributo per dei bambini che non hanno di che mangiare, e di pensare a loro anche per un solo attimo, noi che invece siamo lì proprio perché siamo venuti a mangiare, noi che possiamo .. La comunità è fatta principalmente di ragazzi, e tutti danno ciò che possono: quindi, soprattutto, tintinnano monetine. Ce lo ritroviamo dopo una decina di minuti, con il vassoio pieno, tutto contento, a chiederci di contare quanto è stato raccolto. In questo ci impegniamo io e Cettina: in tutto sono 420 euro e cinquanta centesimi, e Rino è contentissimo. Vuole che lo diciamo a tutti, e si precipita a ringraziare personalmente, al microfono, tutti gli intervenuti, puntualizzando che quei soldi serviranno a dare un aiuto concreto ai suoi bambini africani. Rino ringrazia tutti e va via: adesso siamo pronti per la festa con i nostri campioni e per le foto insieme a loro, gli autografi e le dediche! L’indomani Giacomo, che non è potuto venire, mi spiegherà che Rino era contentissimo, perché già sapeva cosa avrebbe potuto fare, con quei soldi, per i suoi bimbi africani! Salvo mi dirà che, non conoscendo bene Franco, si è sorpreso di quanto impegno ci abbia messo per esortare tutti a dare il proprio contributo, e di essersi disinteressato, per questo, in quel momento, del fatto che al suo tavolo potesse avere i due campioni tutti per sé. Franco è fatto così: prendere o lasciare, con i suoi eccessi e le sue bizzarrie, ti può colpire la sua parte esteriore oppure puoi leggere in lui cosa c’è dentro, però è anche un generoso: sono sincero, nessuna piaggeria, non lo conosco da molto, ma ho capito che è così. Ne ho sentite tante su di lui, e comprendo anche determinate valutazioni superficiali. Ma devi osservarlo a trecentosessanta gradi, per dire di lui qualcosa che possa avvicinarsi a quello che è veramente. E credetemi, io non lo so e non voglio nemmeno chiederglielo, ma mi piace pensare che, forse, Maurizio Zamparini è intervenuto anche lui, ad aiutare Rino per i suoi bimbi, perché, qualche giorno fa, gli ha telefonato Franco, per chiederglielo espressamente. P.s.: RNG, con Melissa e Franco, ha dato uno dei tanti possibili esempi su quello che possiamo fare tutti per l’associazione Ali per Volare. Tutti possiamo fare qualcosa: per esempio, firmare per il 5 per mille nella prossima dichiarazione dei redditi. Per saperne di più vasi sul sito : http://www.rinomartinez.com/ALI%20%20PER%20VOLARE/ Sostegno%20Ali%20per%20Volare/Sostegno%20Ali%20per %20Volare.

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