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PALERMO – Erano altri tempi quando il Palermo espugnò il Meazza nell’ottobre 2006. Bresciano e Amauri misero il loro sigillo su quell’impresa che lanciava i rosanero in vetta alla classifica. Adesso il Milan fa più paura e non solo perché gli uomini di Ancellotti sono diventati nel frattempo campioni del mondo.
Il Palermo zoppicante del 2008 ha necessità di far punti e in fretta per ottenere la matematica salvezza e cominciare a guardare in alto. Ci vorranno la fortuna e la determinazione dell’andata (quando il Palermo battè i rossoneri 2-1 al Barbera al termine di una gara soffertissima), ma soprattutto l’umiltà della sfida contro il Cagliari, la stessa che i diavoli hanno avuto a Londra nel pareggio con l’Arsenal mercoledì scorso.
“Il mio Palermo deve migliorare sotto l’aspetto nervoso – ha detto il tecnico Francesco Guidolin nella conferenza stampa della vigilia -. Questa squadra deve essere capace di rimanere umile e provinciale nella testa, speriamo di essere una di quelle squadre capaci di dare fastidio alle grandi”.
Il Milan insegue il quarto posto e sa di non potere sbagliare soprattutto in casa, mentre il Palermo sta cercando di ritrovare gioco e motivazioni. “Quella di domani è una partita molto difficile – ha ammesso il tecnico veneto -. Il Milan è una delle poche squadre capace di infilare 10 vittorie consecutive. Non penso che i rossoneri saranno stanchi dopo l’impegno in Champions. E’ una squadra abituata a sostenere questi ritmi, è il club più forte d’Europa composto da grandi giocatori, non solo per doti tecniche ma anche per le risorse mentali che permettono di superare lo stress”.
Guidolin avrà bisogno di tutti i suoi uomini e della partita perfetta per fare risultato al Meazza. La buona notizia è il recupero in extremis di Fabrizio Miccoli, vittima di un indolenzimento al polpaccio, che questa mattina si è allenato nella rifinitura. Il salentino rimane in dubbio, ma se il dolore non si facesse sentire potrebbe giocare almeno uno spezzone di partita.
Guidolin ha avuto un pensiero anche per Ronaldo: “Mi è dispiaciuto tanto quando si è infortunato di nuovo – ha detto il tecnico rosanero -, Ronaldo è un patrimonio del calcio mondiale e credo che assieme a Maradona e Van Basten sia stato il più grande giocatore venuto in Italia negli ultimi vent’anni. Mi auguro possa tornare a giocare sperando che sia più forte di prima anche se temo sarà un po’ difficile alla luce dei tanti infortuni rimediati in carriera”.
In tema di brasiliani, Guidolin si è pronunciato sul talento Pato. “Sta per diventare un grande calciatore, forse un fuoriclasse ma dipenderà da lui, comunque i cromosomi sono quelli giusti”.
A prescindere da chi scenderà in campo però l’importante per i rosanero è ritrovare convinzione. “Anche un eventuale successo a Milano non cambierebbe le nostre prospettive. Noi dobbiamo pensare a superare la soglia dei 40 punti, utili per la salvezza. Nella gara contro il Cagliari ho avuto delle risposte che cercavo, adesso attendo conferme. Ho visto i giocatori aiutarsi e non perdersi d’animo nei momenti di difficoltà. Dobbiamo dare continuità e confermare i comportamenti messi in atto domenica scorsa”.
Vista la probabile assenza di Miccoli nell’11 titolare Guidolin potrebbe pensare al 3-5-2, modulo vincente contro i sardi, con Cavani e Amauri davanti a un centrocampo infoltito sulle fasce da Cassani e Balzaretti nelle azioni d’attacco.
Probabile formazione (3-5-2): Fontana; Zaccardo, Biava, Barzagli; Cassani, Guana, Migliaccio, Simplicio, Balzaretti; Cavani (Bresciano), Amauri.
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