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SANREMO – Nuova emorragia di spettatori al Festival di Sanremo. Dopo che nella serata inaugurale per la prima volta nella storia (recente) meno di 10 milioni di ascoltatori si erano sintonizzati su Rai Uno, nella seconda serata il risultato è stato ancora più negativo: nella prima parte solo 8.271.000 di telespettatori contro i 9.518.000 della sera prima. Secondo Pippo Baudo gli ascolti non vanno bene perché il pubblico vuole lo scandalo. «La qualità è difficile da far passare. L’evento non esiste più se non c’è l’aspetto scandalistico», ha detto lo storico conduttore. «Allora scazzottiamoci, prendiamoci a pesci in faccia ma così fottiamo il pubblico e avremo un’Italia di merda».
DATI – Lo share di martedì è stato del 29,72% contro il 35,01% della sera prima. Nella seconda parte della trasmissione di martedì share del 37,48% con 4.925.000 spettatori (rispettivamente 39,44% e 4.818.000 il confronto). La media è stata del 32,33% con 6,5 milioni di spettatori. Nel prime time Raiuno ha avuto il 26,74%. Lo scorso anno la seconda puntata di Sanremo, condotto da Pippo Baudo con Michelle Hunziker, aveva fatto segnare 11.819.000 spettatori con share del 45% nella prima parte e 6.128.000 con il 49,09% nella seconda (pari a una media ponderata del 43,67%).
GIUSTIFICAZIONI – Per la prima serata il calo degli ascolti è stato giustificato con la concorrenza della trasmissione di Rai Tre Chi l’ha visto? e l’emozione per il ritrovamento dei cadaveri dei fratelli Pappalardi a Gravina di Puglia. Nella seconda serata la concorrenza al Festival era rappresentata dal derby Juventus-Torino (che però era trasmesso sono dal canale satellitare Sky) e da Ballarò, sempre su Rai Tre. Mercoledì il Festival della canzone italiana riposa proprio per evitare la concorrenza del turno infrasettimanale del campionato di calcio.
DEL NOCE: GRINTA – Il direttore di Raiuno, Fabrizio Del Noce, non si nasconde «dietro un dito» per il crollo degli ascolti del festival e parla di «calo innegabile, molto serio», ma fa anche appello alla «grinta per risollevarsi nei momenti di difficoltà». Per Del Noce il flop del festival è inspiegabile: «È un buon festival, uno spettacolo con ritmo, con curiosità gradevoli. Si sarebbe potuta spiegare un’oscillazione di qualche punto, invece c’è un calo molto superiore alle attese, neanche dovuto alle trasmissioni concorrenti». Il direttore di rete ha citato la notte degli Oscar, «che quest’anno ha toccato il livello più basso di ascolti negli Stati Uniti dal 1974. Lo dico senza cercare scuse: esistono strane aggregazioni che portano il pubblico a seguire un anno un evento e a non seguirlo l’anno successivo. Lavoreremo con il massimo impegno per cercare di migliorare non la qualità, ma la grinta che possa risollevare gli ascolti. Bisogna ritrovare fiducia e il consenso del pubblico».
BAUDO E CHIAMBRETTI – Mentre Del Noce parlava in conferenza stampa, Chiambretti recitava un suo rosario. Per Baudo, invece, gli ascolti calano «perché la qualità è difficile da far passare senza lo scandalo. Se avessi litigato con Chiambretti, se avessimo fatto quello che è successo a Miss Italia, il pubblico si sarebbe acceso. La lite tra Fegiz e Cutugno ha avuto un ascolto altissimo. Allora scazzottiamoci e prendiamoci a pesci in faccia, ma così fottiamo il pubblico e avremo un’Italia di merda».
CORSERA
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