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E’ già campagna elettorale

today27/01/2008 7

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CATANIA – La caduta del governo Prodi e le dimissioni di Cuffaro aprono nuovi scenari politici che coinvolgono la Sicilia, dove in primavera si vota in sette Province su nove, faranno eccezione soltanto Trapani e Ragusa.

A Catania, tra l’altro, se sarà confermata l’indiscrezione delle dimissioni del sindaco Umberto Scapagnini, si registrerebbe l’en plein: nel capoluogo etneo si potrebbe andare al voto oltre che per le politiche, la Regione, la Provincia anche per il Comune. Caselle che si liberano e che aprono un gioco a scacchi tra i partiti di tutte coalizioni con diversi spazi da riempire.

La casella principale in Sicilia è quella del candidato governatore. Nel centrosinistra si registra subito la disponibilità di Rita Borsellino a ricandidarsi, anche se non esclude il ricorso a nuove primarie. Tesi quest’ultima lanciata da Leoluca Orlando, che chiede una designazione attraverso primarie. Più defilata la candidatura avanzata in maniera informale da alcuni professionisti di Ivan Lo Bello, presidente regionale di confindustria e vice presidente del Banco di Sicilia.

Una scelta gradita al Partito democratico, che con il vice segretario regionale Tonino Russo la definisce “una gran bella ipotesi” ma per ora declinata dallo stesso Lo Bello che ritiene “prioritario l’impegno preso con Confindustria”. Anche nel centrodestra i nomi che si fanno sono diversi. Si parla dell’Udc Saverio Romano, fedelissimo del governatore dimissionario, ma anche di esponenti di spicco di Forza Italia come, come Angelino Alfano e Roberto Schifani.

Il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè dice di escludere categoricamente di potersi candidare alla presidenza della Regione perchè “la Sicilia ha bisogno di una persona giovane e che abbia già dimostrato di essere capace di governare, integra e con la voglia di lavorare tanto. Meglio se donna”. E alla domada se il profilo corrisponde a quello di Stefania Prestigiacomo risponde: “Io non so se Stefania sia disponibile. Comunque se non fosse Stefania dovrebbe essere una identitica a lei”.

Anche An si dice pronto a fare propri nomi, ma quello che ricorre con maggiore insistenza, tra le indiscrezioni, è quello del leader del Movimento per l’autonomia, Raffaele Lombardo, che lascerà la presidenza della Provincia di Catania per fine mandato. Si parla di un suo impegno in Parlamento, con la promessa di un ministero, questa volta appoggiato dall’Udc e da Pierferdinando Casini, dopo la frattura che causò la scissione nel partito con la nascita del Mpa. Ma il suo obiettivo, neppure tanto segreto, rimane quello di governatore.

Lombardo è un politico affascinato dalle sfide e la sede di Palazzo d’Orleans lo intriga particolarmente, nonostante le smentite ufficiali. Al suo posto alla provincia di Catania potrebbe candidarsi Lino Leanza, attuale vice presidente della Regione, che subentrerà a Cuffaro nella guida dell’ordinaria amministrazione, assessore ai Beni culturali e segretario regionale del Mpa. Suo rivale per il centrosinistra potrebbe essere Salvatore Leotta, segretario provinciale della Cisl di Catania, che si è detto pronto a scendere in campo, anche se qualcuno, anche a Catania, nel centrosinistra chiede le primarie.

Written by: admin

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