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Sciopero dei Tir finito!

today13/12/2007 2

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ROMA – Mentre Confartigianato Trasporti e Cna Fita hanno facevano sapere di aver deciso la sospensione del fermo nazionale dei servizi di autotrasporto merci, prendendo atto delle proposte avanzate dal governo che “vanno nella direzione delle richieste della categoria”, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Enrico Letta ha annunciato che il blocco è stato rimosso.

“La situazione – ha detto al termine dell’incontro con le associazioni dell’autotrasporto – si è risolta a seguito di un approfondimento di varie questioni”. Il sottosegretario si dice “soddisfatto per l’esito della trattativa che è stata molto difficile e complicata soprattutto per la modalità del fermo e per tutti i disagi del Paese”, compresa la situazione di particolare emergenza sui carburanti.

In effetti in questo ambito si è assistito a scene di delirio collettivo. La polizia provinciale di Catania ha svolto servizio di ordine pubblico in tre distributori di carburanti rimasti aperti per rifornire i mezzi di soccorso ed evitare la ressa di molti automobilisti che volevano fare rifornimento. Stesse scene a Palermo, dove alcune auto della polizia di Stato hanno scortato le autocisterne che trasportano il carburante destinato alle stazioni di servizio e all’aeroporto Falcone e Borsellino.

A Catania fin da stamattina molti distributori sono rimasti a secco, quei pochi che invece utilizzano le scorte sono presi d’assalto dagli automobilisti, con alcune scene di tensione. Psicosi benzina anche a Palermo, dove lo sciopero degli autotrasportatori ha lasciato a secco le pompe. Molti distributori di carburante in città hanno chiuso dopo avere esaurito le scorte e quelli aperti sono presi d’assalto dagli automobilisti, con lunghe code che stanno mandando in tilt il traffico in periferia e in centro, reso ancora più caotico dalla pioggia. In qualche distributore la benzina ancora si trova, scarseggia invece il gasolio, quasi del tutto esaurito. Alcuni automobilisti lasciano la città per fare rifornimento negli autogrill dell’autostrada Palermo-Catania, dove la situazione è più tranquilla.

Continuano intanto i presidi di protesta degli autotrasportatori a Catania, con tir fermi negli ingressi delle autostrade per Palermo e per Messina e nel porto. Non si registrano disordini. Non ci sono problemi per l’aeroporto: lo scalo è operativo e la prefettura ha garantito la possibilità, in caso di emergenza, di predisporre l’invio di autobotti scortate dalle forze dell’ordine. Analoghe iniziative saranno adottate per i servizi di pubblica utilità che non possono essere interrotti.

A Palermo dopo la precettazione da stamattina è stata sbloccata la zona della rotonda di via Oreto. Tolto anche il presidio allo svincolo autostradale di Carini. La situazione assicurano in prefettura “sta per ritornare alla normalità”.

Intanto la Coldiretti lancia l’allarme: “Non si possono trasferire le carcasse degli animali: si rischia anche un problema sanitario”. L’associazione attraverso i propri tecnici sta svolgendo un monitoraggio nelle varie province per la conta dei danni causati dallo sciopero dei tir ancora non quantificabile. Sia nelle aree interne, sia nelle zone a più alta densità zootecnica, come Ragusa, molti allevatori sono costretti a tenere nelle aziende le carcasse degli animali, che secondo la legge vanno trasferite negli inceneritori. Un danno enorme: dal latte ai formaggi freschi, la situazione dell’agricoltura isolana peggiora di ora in ora”.

La Coldiretti era già intervenuta ieri per segnalare che “tonnellate di lattughe, zucchine, arance, rischiano di essere mandate al macero a causa dello sciopero dei tir”.

Critica pure la situazione al mercato ortofrutticolo di Vittoria. Da domenica nessun carico di merci è uscito dai box; e si tratta del mercato ortofrutticolo alla produzione più grande d’Italia. Tonnellate di merce raccolte nei giorni scorsi sono ancora ferme e se il blocco dei tir dovesse durare ancora andrebbero al macero.

Secondo Giovanni Cirignotta, presidente della sezione provinciale della Cia, confederazione italiana agricoltori, “il danno che si produrrebbe ammonterebbe a diversi milioni di euro”.

LASICILIA.IT

Written by: admin

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