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PALERMO – Il Palermo non sa più vincere, ma questa volta è riuscito quantomeno a non uscire dal campo sconfitto. Dopo avere vissuto una settimana di passione, per via della pesante sconfitta (3-1) di Empoli e della successiva eliminazione dalla Coppa Uefa, i rosanero non sono riusciti ad andare oltre uno sbiadito 1-1 contro una Reggina che ancora è alla ricerca della sua prima vittoria in questo campionato.
I padroni di casa non sono stati fortunati, ma non hanno fatto nemmeno poi tanto per entrare nelle grazie della Dea bendata e meritarsi tre punti alla vigilia della sosta di domenica prossima. È accaduto tutto nei minuti di recupero, con la Reggina brava e fortunata a trovare la rete del vantaggio, ma incapace di gestire il tesoro accumulato con il minimo sforzo, quindi raggiunta da una prodezza in acrobazia di Amauri, che toglie Colantuono dai tizzoni e forse salva addirittura la sua panchina.
Il cartello ‘lavori in corso’ è ancora in bella evidenza e, durante la sosta, il tecnico dovrà lavorare ancora parecchio per dare alla sua creatura una fisionomia ben definita, un’identità vera e propria, in vista della trasferta di Udine e del big-match casalingo contro la corazzata Inter.
Il confronto di giovedì sera, in Coppa Uefa ha lasciato nelle gambe e nella testa dei giocatori del Palermo pesanti strascichi. Colantuono alla vigilia aveva chiesto ai suoi di girare pagina e di cancellare i maledetti rigori che hanno determinato l’eliminazione contro il Mladà Boleslav. Il tecnico, che deve per forza rinunciare a Caserta (squalificato) e Miccoli (infortunato), cambia qualche pedina. L’ossatura della squadra, però, rimane invariata e forse anche per questo l’avvio non è dei più brillanti.
Poichè la Reggina si limita al controllo delle operazioni nella zona nevralgica del campo, la partita stenta a decollare. Solo sporadiche iniziative, qualche velleitaria conclusione e tanta imprecisione nella misura dei passaggi. Simplicio e Jankovic, quando possono, cercano la via della rete con conclusioni dalla distanza, ma Campagnolo è sempre attento. Di pericoli veri la sua porta, tuttavia, non ne corre. Al 21′ si fa vedere anche la Reggina: Cozza fa spiovere il pallone nell’area del Palermo, dove Amoruso beffa Barzagli, facendosi scavalcare dala sfera, e poi conclude alto.
Fra il 30′ e il 34′, il Palermo va più volte a un passo dalla rete del vantaggio, prima con Jankovic (che rinuncia a colpire di testa a pochi passi dalla porta, preferendo un controllo di piede che non sortirà gli effetti sperati), successivamente con Amauri (colpo di testa che impegna Campagnolo), poi con Simplicio (conclusione di poco a lato, dopo un rimpallo vincente di Diana), infine ancora con Amauri (gran destro rasoterra che si stampa sul palo). Il gol sembra nell’aria, ma rimane un sogno.
Nella ripresa il Palermo appare meno prigioniero dei propri timori e già al 2′ sfiora l’1-0 con Diana (respinta di piede di Campagnolo) e Jankovic, che si fa ribattere la conclusione da un difensore. Con il passare dei minuti il Palermo torna a giocare sottoritmo, complice la stanchezza per i 120′ e più di passione trascorsi giovedì sera. La Reggina non fa molta fatica per restare imbattuta, anzi al 35′ sfiora (punizione velenosa di Barreto di poco fuori e parata di Fontana su conclusione ravvicinata da Hallfredsson) il colpaccio, e alla fine porta a casa un punto pesantissimo, che alza il morale e aiuta guardare avanti con rinnovata fiducia.
Gli ultimi 5′ sono pirotecnici: i calabri passano con Nick Amoruso, ben servito da Ceravolo, ma probabilmente al di là della linea difensiva del Palermo, ma si fanno raggiungere da Amauri, che con la Reggina sembra avere un conto aperto.
Palermo e Reggina 1-1
Palermo (4-3-2-1): Fontana 6, Cassani 6.5 (24′ st Cavani 5.5), Biava 5.5, Barzagli 6, Capuano 5.5 (3′ st Zaccardo 5.5), Diana 6, Guana 5.5 (10′ st Migliaccio 6), Simplicio 6, Bresciano 6.5, Jankovic 6, Amauri 6.5. (1 Agliardi, 4 Gio. Tedesco, 18 Carbonaro, 77 Rinaudo). All.: Colantuono 5.5.
Reggina (4-4-1-1): Campagnolo 6, Lanzaro 6, Valdez 6, Cherubin 6, Aronica 6, Vigiani 5 (10′ st P.M. Alvarez sv), E.O. Barreto 6, Cascione 6, Hellfredsson 6, Cozza 6 (18′ st Ceravolo 6), Amoruso 6 (50′ st Tognozzi sv). (22 Novakovic, 11 Joelson, 13 Stadsgaard, 34 Missiroli). All.: Ficcadenti 6.
Arbitro: Gava di Conegliano Veneto (Treviso) 4.
Reti: nel st 47′ Amoruso, 49′ Amauri.
Note: angoli 5-1 per il Palermo. Recupero: 1′ e 5′. Espulso: nel st 43′ Biava per somma di ammonizioni (secondo giallo per gioco falloso). Ammoniti: Guana e Biava per gioco falloso, Amauri per proteste. Spettatori: paganti 22.845, per un incasso di 355.718,42 euro.
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