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I TALEBANI: “ABBIAMO RAPITO UN GIORNALISTA DI REPUBBLICA”

today06/03/2007

Background
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KABUL – I talebani hanno annunciato di aver “arrestato un britannico che lavora per il quotidiano ‘La Repubblica’” nel sud dell’Afghanistan. Probabilmente si tratta dell’inviato Daniele Mastrogiacomo scomparso da domenica a Kandahar e che aveva intenzione di intervistare leader talebani.Un portavoce dei talebani, Qari Yousef Ahmadi, ha detto all’Afp che uno dei tre rapiti nell’Helmand, è ” un “britannico che lavorava per il quotidiano italiano. ” “Abbiamo arrestato ieri un britannico che lavorava per Repubblica e i due afghani che l’accompagnavano nel distretto di Nad Ali, nella provincia d’Helmand (sud dell’Afghanista), dove le forze Nato hanno annunciato di aver lanciato oggi una vasta offensiva. Lo ci hanno detto di essere giornalisti, ma noi pensiamo che si tratti di spie”, ha precisato al telefono Ahmadi.

Mastrogiacomo non ha più contatti con il suo giornale da domenica 4 marzo e la Farnesina sta compiendo delle verifiche attraverso l’ambasciata italiana a Kabul e l’Unità di crisi del ministero. Lo confermano fonti della Farnesina.

AL VIA LA GRANDE OFFENSIVA: UN SOLDATO MORTO
La Nato ha lanciato oggi contro Taleban e zar della droga la più importante offensiva in Afghanistan dalla guerra del 2001, mentre circa duemila persone hanno protestato contro le stragi di civili negli attacchi americani degli ultimi giorni. Intanto un soldato straniero è stato ucciso nei combattimenti. Lo ha annunciato, in un comunicato, l’Isaf, la Forza internazionale di assistenza alla sicurezza della Nato, senza fornire altre precisazioni. Nel sud del Paese, dove più forte è l’insurrezione del taleban, sono dispiegati in maggioranza soldati canadesi, olandesi e britannici.

L’operazione ‘Achille’, che potrebbe vedere la partecipazionefino a 4.500 soldati della Nato e mille afghani, è cominciata all’alba nella provincia meridionale di Helmand, il centro delle coltivazioni di oppio di cui l’Afghanistan è il maggior produttore al mondo, ha affermato in una dichiarazione il comandante della regione meridionale dell’Alleanza, il generale olandese Ton van Loon.

L’Isaf, la forza di sicurezza comandata dalla Nato, ha annunciato con un comunicato che un soldato dell’Alleanza è morto nell’operazione. Non ci sono informazioni sulla nazionalità. Soldati canadesi, neozelandesi e britannici sono di stanza nel Sud. Dall’inizio dell’anno, 21 soldati stranieri sono morti in Afghanistan, per lo più americani.

La Nato ha 33 mila soldati in Afghanistan. L’operazione ha lo scopo di garantire la sicurezza per permettere la riparazione e l’ampliamento della centrale idroelettrica di Kajaki, ha detto van Loon. L’offensiva è partita mentre quasi duemila persone al grido “morte agli americani” hanno inscenato una protesta a Jalalabad, nell’Est al confine con il Pakistan, contro le stragi di civili uccisi da soldati Usa.

Oltre venti persone sono state uccise, inclusi donne e bambini, e decine sono rimaste ferite, fra sabato e domenica scorsi, quando militari americani hanno aperto il fuoco sulla folla vicino a Jalalabad dopo un fallito attentato suicida, e in un raid al Nord, su una casa in villaggio della regione di Kapisa dalla quale sarebbe partito un razzo contro una base dell’Isaf. Un portavoce del ministero dell’Interno afghano ha confermato la morte di nove civili e tre “insorti” in questo raid.

Oltre 4.000 persone sono morte in combattimenti o attentati lo scorso anno, il peggiore in termine di vittime da quando le bombe americane hanno fatto crollare il regime dei Taleban nel 2001. I Taleban hanno annunciato oggi di aver sequestrato un cittadino britannico e due afghani nella provincia di Helmand. Non sono stati dati dettagli, ma secondo alcuni organi d’informazione locali i rapiti sono giornalisti.
ANSA.IT

Written by: admin

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