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ARRIVA IL CARNEVALE, TRA BUSSINES E TRADIZIONE

today15/02/2007

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Chiacchiere, tortelli, maschere e coriandoli. Arrivano i giorni “grassi”, quelli che precedono la Quaresima, tra frizzi, lazzi e trasgressioni, quelli del Carnevale. Dove ogni scherzo vale, anche se scherzare piace sempre di meno. Lo dimostrano i dati divulgati da Telefono Blu, secondo i quali l’appeal della festa più pazza dell’anno diminuisce costantemente.

Quest’anno saranno “solo” 9 milioni le persone in festa, sempre di meno, con un calo progressivo negli ultimi cinque anni di un milione e mezzo di persone. Colpa, forse, di Halloween che raccoglie sempre più seguaci e ha ormai superato Carnevale quanto a numero di aderenti. A dimostrarlo sarebbe anche il calo di vendite di maschere, coriandoli e stelle filanti in negozi e supermercati dove lo spazio dedicato alla festa tende ad assottigliarsi.

Resta viva invece la tradizione dei Carnevali locali, con sfilate e carri, sono almeno cinquanta quelli più importanti in tutta Italia, concentrati spesso in piccole cittadine. Ed è qui che il business del Carnevale continua a raccogliere consensi. A farla da padrone è il turismo carnevalesco delle città più gettonate come Venezia, Viareggio, Ivrea e Fano, con un giro d’affari molto elevato che comprende alberghi, ristoranti, maschere e vestiti da indossare durante le sfilate. Bene anche i dolci: per chiacchiere, frappe, frittelle, bomboloni e altre leccornie gli italiani non spenderanno meno di 200 milioni.

Ma quali sono i costumi più gettonati? Telefono blu sostiene che almeno un terzo delle maschere non appartiene più alla tradizione: il 28% delle maschere e travestimenti riguardano l’horror, il 25% invece è dedicato a personaggi tv e cinema. I Power Ranger conquistano la pole position tra i costumi di Carnevale scelti dai piccoli maschietti, anche se Turtles, Dragon Ball, Zorro, Spiderman e Harry Potter, si assestano su ottime posizioni in classifica, Tra le piccole lady invece stravincono le Winx, con la novità dell’anno rappresentata dal costume della Winx Pixi.
Insieme ai personaggi del momento, resta comunque in classifica la mitica Cappuccetto Rosso. Se la cavano ancora bene anche fatine e principesse. Pare invece che i ragazzini dagli 8-9 anni non comprino più il costume intero ma piuttosto set di accessori e maschere, mentre le bambine preferiscono vestiti che si rifanno all’hawaiana, alla strega, alla coniglietta e alla topolina. In molte comunque continuano ancora ad aspettare il Carnevale fantasticando su paesaggi e castelli incantati per fingere di essere principesse.

La novità dell’anno, a sentire costumisti e negozianti, è la crescita della domanda di vestiti sartoriali, prodotti da aziende locali, spesso a conduzione familiare, che offrono un buon rapporto qualità-prezzo. Ritorna l’amore per il mestiere del cucito, e cresce la richiesta di costumi originali, soprattutto per i piccolissimi: c’è chi ha pensato a metter su ago e filo per creare il costume di ‘Corleone’, acquistato per vestire un bambino di 10 mesi.

Molto bene anche i costumi che ripropongono divise di poliziotti e carabinieri, anche in versione femminile con la variante gonnellina. Quest’anno inoltre i genitori sono propensi a vestire per il Carnevale anche bimbi piccolissimi, dai 5-6 mesi in su.

Per non giungere impreparati alle serate di balli, danze e feste di Carnevale, anche gli adulti lasciano spaziare la fantasia, andando a caccia di costumi raffiguranti i miti dell’infanzia, dell’adolescenza o della gioventà. Il noleggio offre un’ottima opportunità per sbizzarrirsi: chi è single o chi ai balli ci va in dolce compagnia non deve far altro che recarsi presso i costumisti più forniti e il gioco è fatto. Gli abiti che non perdono mai posizioni in classifica sono quelli che richiamano i personaggi che hanno fatto la storia del cinema e del teatro: presso i negozi specializzati in abiti per le scenografie teatrali, è possibile trovare i vestiti di Romeo e Giulietta, Desdemona e Otello, Sandokan e Marianna, ma va forte anche l’intramontabile Rossella O’Hara, i costumi degli antichi romani,quelli della Vedova Allegra, i costumi di dame e cavalieri. Per il noleggio si può spendere dai 50 fino ai 150 euro, a seconda del costume richiesto.

Per tutti quelli che a Carnevale vogliono essere sempre sulla cresta dell’onda senza spendere cifre astronomiche infine, e-bay si conferma ancora di salvezza.
Tra le tante maschere in vendita online per gli adulti anche quella in lattice che raffigura Berlusconi a 30.50 euro e quella di Prodi a 30 euro. I vestiti per bimbi costano in media meno che nei negozi e la scelta è davvero varia. Si va dai classici alle assolute novità, come la maschera di Saetta McQueen della Disney, personaggio del film Cars.

La tradizione del Carnevale affonda nella notte dei tempi: certamente si tratta dell’adattamento cristiano di antiche usanze pagane quali i lupercali (riti di purificazione alla metà di febbraio) o i saturnali. L’uso del travestimento si fa risalire invece al tardo Medioevo quando al Carnevale si legarono le immagini delle maschere tipiche di diverse regioni e città, caricature di vizi e difetti degli abitanti dei luoghi.

DA TGCOM.IT

Written by: admin

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