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VENEZUELA, UCCISA TURISTA ITALIANA

today28/09/2006

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CARACAS – Un viaggio di nozze finito nel sangue. Una donna italiana di 34 anni è stata uccisa da una banda di uomini, e suo marito di una decina d’anni più grande picchiato, mentre si trovavano in luna di miele in un’isola del Venezuela. Lo ha riferito un funzionario dell’ambasciata a Caracas, Marcos Petacco. La donna si chiamava Elena Vecoli e stava trascorrendo una vacanza a Los Roques (guarda la mappa), arcipelago e paradiso turistico sudamericano situato a 160 chilometri da Caracas.

ASSALITI DA UNA BANDA – Atroce la dinamica dell’aggressione, avvenuta a quanto sembra nella camera della posada La Lagunita, gestita da due italiani, Andrea Piccinni e Claudia Rosati, dove i due alloggiavano. La coppia è stata assalita, legata con il filo elettrico e picchiata da un gruppo di uomini nella notte. Elena Vecoli, nata nel 1972, originaria di Pordenone, ma che viveva da anni a Firenze, è morta soffocata. Il marito, Riccardo Prescendi, originario di Sesto Fiorentino, nato nel 1960, è sotto terapia in ambulatorio dove viene trattato per ferite giudicate non gravi. La Farnesina, attivata, segue il caso in collaborazione con il ministero degli Interni venezuelano e le autorità locali che hanno avviato le indagini.
SCAMBIO DI PERSONA – Una delle piste seguite dagli inquirenti è quella dello scambio di persona. Dalla stanza che la Vecoli occupava con il marito infatti non manca nulla e questo fa privilegiare la pista del regolamento di conti, piuttosto che quella della rapina. Il sospetto è che gli aggressori volessero soltanto punire la coppia, credendo che si trattasse dei proprietari del Bed&Breakfast sull’isola di Gran Roque, la principale dell’arcipelago di Los Roques. Elena Vecoli e Riccardo Prescendi alloggiavano proprio nella stanza da letto solitamente usata dai propietari della struttura ed è probabile che chi ha ucciso la donna fosse convinto di infierire su un’altra persona. Secondo la polizia, gli aggressori potrebbero essere arrivati a Gran Roque a bordo di una barca da diporto e aver lasciato l’isola subito dopo il delitto, in piena notte. La polizia scientifica si è recata sul posto e ha ordinato il blocco dei voli e delle partenze via mare per impedire la fuga degli aggressori. Un fatto di sangue – riferiscono fonti diplomatiche – è inusuale in un luogo turistico come Los Roques, dove la criminalità è praticamente assente. Dopo alcune ore le autorità hanno revocato la chiusura del porto e dell’aeroporto della località turistica.

IL DOLORE DELLA FAMIGLIA – «L’avevo sentita ieri, erano molto felici, stavano bene, gli piaceva l’ambiente, nessuna sensazione di pericolo» spiega la madre di Elena Vecoli. «È stato lui a chiamarci (il marito, ndr), a spiegarci cosa era accaduto. Sta abbastanza bene. Credo che lo stiano portando a Caracas per essere sottoposto a radiografie» racconta ancora la donna. «Non ci credo ancora, non me ne riesco a capacitare, sono sconvolto dal dolore» è invece il commento di Adriano, il papà di Elena. «Si erano fatti la casa, lei e il marito Riccardo -prosegue il signor Vecoli- con tanto amore, l’avevano arredata con il loro gusto, con tanta cura».
SPOSATI DA 11 GIORNI – I due coniugi si erano sposati il 16 settembre scorso a Carraia, frazione di 1500 abitanti del Comune di Calenzano (Firenze). Lo afferma il parroco di Carraia, don Alvaro Guidotti, che ancora ricorda di «avere visto raramente persone così innamorate». «Erano bravi ragazzi – racconta il sacerdote – e li avevo preparati io stesso al matrimonio». Marito e moglie erano impiegati in due aziende di abbigliamento a Firenze, come spiega la compagna del fratello di Riccardo Prescendi, Laura. «In questi giorni – ricorda la donna – li abbiamo sentiti ed erano tranquilli e sereni, si stavano divertendo ed erano contentissimi della vacanza. Sarebbero dovuti rientrare all’inizio della prossima settimana”

Written by: admin

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