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PARIGI – Un rapporto dei servizi segreti francesi afferma che l’Arabia Saudita è convinta che Osama bin Laden sia morto il mese scorso in Pakistan per un attacco di febbre tifoidea. L’informazione viene riportata oggi da un giornale locale francese, ‘L’est republicain’ e dal sito ‘Reporter associati international’, secondo i quali i servizi francesi l’avrebbero trasmesso due giorni fa, il 21 settembre, al presidente della Repubblica, al primo ministro e ai ministri degli Interni e della Difesa. Il rapporto, pubblicato integralmente dall’Est Republicain, afferma che “secondo una fonte abitualmente affidabile, i servizi segreti sauditi avrebbero ormai acquisito la convinzione che Osama bin Laden è morto”.
“Gli elementi raccolti dai sauditi – prosegue il rapporto – indicano che il capo di al Qaida sarebbe rimasto vittima, mentre si trovava in Pakistan il 23 agosto, di una fortissima crisi si tifo che gli ha paralizzato parzialmente gli organi interni. L’isolamento geografico nel quale si trova a causa della sua fuga permanente, avrebbero reso impossibile qualunque assistenza medica”.
Il rapporto francese racconta inoltre che “il 4 settembre i servizi di sicurezza sauditi hanno raccolto le prime informazioni sul decesso” di Bin Laden e “hanno atteso di venire in possesso di ulteriori particolari e di conoscere il luogo esatto dell’inumazione per darne l’annuncio ufficiale”. Secondo il giornale le informazioni raccolte dai servizi francesi sono state giudicate sufficientemente affidabili per cui si è deciso di informare le più alte cariche dello Stato. Una prima nota era stata già redatta il 19 settembre e portava il titolo: “I servizi sauditi cercano conferme della morte di Osama bin Laden”.
Finora non vi sono state conferme a tali informazioni e un alto responsabile del ministero degli Interni pachistano ha detto: “Non abbiamo informazioni sulla morte di Osama bin Laden”. L’ultimo messaggio video rilasciato da quello che è considerato dopo l’11 settembre il ‘principe del terrore’ risale all’inizio del 2004, ma ci sono stati numerosi messaggi caratterizzati da bassa qualità audio resi noti quest’anno.
Anche il ministero della Difesa francese sostiene che le informazioni “relative alla presunta morte di Osama Bin Laden non possono essere confermate”. Nella nota si afferma inoltre che il ministro Michele Alliot-Marie ha chiesto l’apertura di una inchiesta per “determinare le origini di questa fuga di notizie, suscettibile di costituire un reato passibile di sanzioni penali”.
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